ABI Monthly Outlook: ottobre 2025


13-10-2025

Il rapporto mensile di novembre dell'ABI mette a disposizione in maniera tempestiva e chiara una serie di informazioni quantitative propedeutiche ad analizzare in maniera puntuale la dinamica del settore bancario e finanziario. 

TASSI DI MERCATO
Nei primi 9 giorni di ottobre 2025:

1. Il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,02%, inferiore di un punto base rispetto al livello medio registrato a settembre 2025 (2,03%).
2. Il tasso lordo dei BOT a sei mesi è stato in media del 2,00% in diminuzione di un punto base rispetto al livello medio registrato a settembre 2025 (2,01%).
3. Il tasso IRS a 10 anni è stato in media del 2,70% superiore di un punto base rispetto a settembre 2025 (2,69%).
4. Il tasso lordo dei BTP a 10 anni è stato in media del 3,55% inferiore di un punto base rispetto a settembre 2025 (3,56%).

TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI BANCARI
5. A settembre 2025:

  • il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,33% dal 3,38% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023;
  • il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è sceso al 3,25% (3,28% nel mese precedente; 4,42% a dicembre 2023);
  • il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è pari

al 3,92% (come nel mese precedente).

Tassi di interesse sulla raccolta bancaria
6. l tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a settembre 2025 è pari all'1,97%. Ad agosto tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell'area dell'euro (Italia 2,00%; area dell'euro 1,84%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE) quando il tasso era dello 0,29%, l'incremento è stato di 168 punti base.

7. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a settembre 2025 è stato il 2,50%, con un incremento di 119 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l'1,31%.
8. A settembre 2025 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,63% (come nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022).
9. Il tasso sul conto corrente, che non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi, a settembre 2025 era lo 0,27% (come nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022).

MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
10. Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a settembre 2025 è di 196 punti base.

QUANTITÀ DELLA RACCOLTA DA CLIENTELA
11. La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di 116,9 miliardi tra agosto 2024 e agosto 2025 (19,7 miliardi famiglie, 19 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).
12. La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a settembre 2025 è risultata in aumento del 2,8% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio 2024 (+2,7% nel mese precedente).
13. A settembre 2025 i depositi, nelle varie forme, sono cresciuti del 2,8% su base annua (+2,7% il mese precedente).
14. La raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, a settembre 2025 è aumentata del 2,8% rispetto ad un anno prima (+2,1% nel mese precedente).

PRESTITI BANCARI
15. A settembre 2025, l'ammontare dei prestiti a imprese e famiglie è cresciuto dell'1,8% rispetto ad un anno prima, in accelerazione rispetto al +1,6% del mese precedente (cfr. Tabella 4); ad agosto 2025 i prestiti alle famiglie erano cresciuti del 2,0% e quelli alle imprese dell'1,2%. Per le famiglie è il nono mese consecutivo in cui si registra un incremento e per le imprese è il terzo mese consecutivo in cui crescono i finanziamenti.

CREDITI DETERIORATI
16. Ad agosto 2025 i crediti deteriorati netti (cioè l'insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono diminuiti a 29,3 miliardi di euro, da 30,2 miliardi di marzo 2025 (31,3 miliardi a dicembre 2024). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di 167 miliardi.

17. Ad agosto 2025 i crediti deteriorati netti rappresentavano l'1,41% dei crediti totali. Tale rapporto è inferiore rispetto a marzo 2025 (1,48%; 1,51% a dicembre 2024; 9,8% a dicembre 2015.

 

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