Bancaria n. 11/2020


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2020
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

CONTRIBUTI - Uno sforzo collettivo flessibile e lungimirante / A flexible and forward-looking collective effort
CONTRIBUTI - Risparmio e innovazione finanziaria: le sfide per gli intermediari e le banche centrali / Savings and Financial innovation: the challenges for Intermediaries and Central banks
L’incertezza dei consumatori indotta dalla pandemia ha causato un raddoppio della propensione al risparmio, giunta al 20% del reddito disponibile, tendenza che ora rischia di consolidarsi nella seconda ondata. Negli ultimi 12 mesi i depositi delle famiglie sono aumentati di quasi 50 miliardi e quelli delle imprese di 70 miliardi. Per le banche in questa fase è essenziale sostenere le imprese meritevoli, riconoscere tempestivamente le insolvenze, accrescere gli accantonamenti, affrontare le sfide dell’innovazione, della razionalizzazione dei costi e della redditività. La pandemia ha accelerato la diffusione degli strumenti di pagamento digitali. Le stablecoins emesse da società non bancarie pongono delicati problemi di rischi informatici, stabilità finanziaria, evasione e riciclaggio, concorrenza sleale. La possibilità di emettere l’euro digitale è in corso di valutazione da parte della Bce, senza trascurarne i possibili impatti sul sistema finanziario e sulla redditività degli intermediari.

The sharp rise of savings in Italy, up to 20% of disposable income, could consolidate in the second wave of the pandemic. Over the past 12 months, household deposits have increased by almost 50 billion and business deposits by 70 billion. For banks, it is essential at this stage to support deserving companies, to recognise insolvencies in good time, to increase provisions, to address the challenges of innovation, cost efficiency and profitability. The pandemic has accelerated the spread of digital payment tools. Stablecoins issued by non-bank companies pose problems of It risks, financial stability, fiscal evasion and money laundering, unfair competition. The possibility of issuing a Digital euro is being assessed by the Ecb, without neglecting its possible impacts on the financial system and the profitability of intermediaries.
FORUM - Financial Reporting Quality and the Cost of Debt in Italian Central-Northern and Southern Smes / Qualità dell’Informativa Finanziaria e Costo del Debito nelle Pmi italiane del Centro-Nord e del Sud
This paper investigates the relationship between financial reporting quality and the cost of debt on a sample of Italian Smes during the 2012-2017 period, i.e. after the start of the Euro area sovereign debt crisis. Consistent with existing literature, we find that, ceteris paribus, firms with high financial reporting quality (i.e., less discretionary accruals) exhibit a lower cost of debt. However, we delve deeper into this topic by investigating whether this relation varies across contexts characterized by greater or lower information asymmetries. Thus, we split our sample in firms located in South Italy and those located in Center-North Italy and find that the negative relation between financial reporting quality and the cost of debt holds only for the latter. We confirm this result by performing a number of robustness checks in order to control for differences in observable characteristics among southern and central-northern Smes.

Il presente studio analizza la relazione esistente tra la qualità del reporting finanziario e il costo del debito, per un campione di piccole-medie imprese italiane, durante il periodo compreso tra il 2012 e il 2017, ossia gli anni immediatamente successivi al dilagare della crisi finanziaria nell’Area euro. In linea con quanto precedentemente evidenziato dalla letteratura in materia, l’analisi evidenzia che – a parità di altre condizioni – le piccole-medie imprese che presentano una migliore qualità dei dati contabili (identificabile in minori componenti non monetari di reddito di natura discrezionale) tendono ad avere un minore costo del debito. In aggiunta, il presente studio approfondisce il tema, analizzando la possibilità che detta relazione possa essere alterata in taluni contesti caratterizzati da un diverso livello di asimmetria informativa. A tal fine, il campione originario è stato suddiviso indue sotto-campioni identificabili come piccole-medie imprese localizzate nel Mezzogiorno d’Italia e piccole-medie imprese operanti nell’Italia centro-settentrionale. I risultati evidenziano che la relazione negativa inizialmente rilevata tra la qualità del reporting finanziario e il costo del debito è confermata solo per le Pmi dell’Italia centrosettentrionale. Le evidenze empiriche complessivamente rilevate, infine, vengono confermate anche da una serie di analisi di robustezza, atte a testare l’affidabilità dei risultati ottenuti considerando la possibile influenza di ulteriori fattori tipicamente caratterizzanti le Pmi nelle diverse aree geografiche analizzate.
STRATEGIE - Banche, modelli di business e Open Banking: quale interpretazione della Psd2 / Banks, business models and Open Banking: which interpretation of Psd2
Le banche, con il recepimento della Psd2, sono obbligate a dare accesso ai dati bancari della clientela a terze parti autorizzate. Le banche possono decidere di interpretare la normativa in senso minimale o di adottare un approccio attivo, passando da un modello di collaborazione forzata a un modello di collaborazione volontaria. Assumendo che l’approccio attivo alla Psd2 richieda un maggiore grado di apertura verso soggetti esterni, favorendo la nascita di ecosistemi aperti e piattaforme di Open Banking, l’articolo studia l’attuale propensione delle banche italiane a collaborare con parti terze e le caratteristiche strutturali, economiche e patrimoniali che possono incidere su detta propensione. I risultati evidenziano una contenuta propensione alla collaborazione, soprattutto per le banche di maggiori dimensioni, più patrimonializzate e più orientate all’attività creditizia.

According to Psd2, banks are required to open up access to customers’ account data to authorized third parties. In order to comply with the new legislation, banks may decide to align only to minimum requirements or to adopt an active approach, moving from a model of forced collaboration to a model of voluntary collaboration. Assuming that the active approach to Psd2 requires a greater willingness to open up to external parties, contributing to the emergence of Open Banking ecosystems and platforms, the article studies the current attitude to partnership of Italian banks and its structural, economic and capitalization determinants. Results reveal a low attitude to partnership, especially for larger and highly capitalized banks and for those that are mainly oriented to traditional credit activity.
SCENARI - Impegno etico / New policies for Europe
In questo discorso tenuto a Rimini nel mese di agosto Mario Draghi offre validi suggerimenti su ciò che è indispensabile fare per l’Italia e l’Europa nel difficile contesto attuale, non solo per fronteggiare la pandemia, ma anche per rilanciare il progetto comunitario. In particolare, l’ex presidente della Bce sottolinea due punti chiave. In primo luogo, per gettare le basi di una solida ripresa economica e rendere il proprio debito pubblico sostenibile l’Italia deve rilanciare gli investimenti produttivi utilizzando al meglio i vari fondi europei ottenuti. In secondo luogo, per uscire rafforzata da questa crisi l’Europa deve cambiare gli strumenti e gli obiettivi della politica comunitaria seguendo un approccio pragmatico.

In his recent Rimini speech, former Ecb president Mario Draghi makes several interesting suggestions, which could help Italy and Europe to face the Covid crisis. On one side, in order to favour strong economic recovery and make its public debt sustainable, Italy must be able to carry out productive investments financed by the various European Funds. On the other, in order to make progress on a number of key issues for the construction of a more integrated Union, Europe needs to adopt a more pragmatic policy approach.
SCENARI - Quali regole di politica economica per il post-pandemia? Il contributo di Mario Draghi / Mario Draghi’s post-pandemic policy rules
Nel suo intervento di Rimini nel mese di agosto Mario Draghi sviluppa alcune interessanti riflessioni di policy, da cui è possibile trarre indicazioni su come dovrebbe essere la politica economica comunitaria nella fase post-Covid. In particolare, Draghi sembra seguire un approccio di policy di tipo «discrezionale», da cui discendono tre principi chiave su cui si dovrebbe basare la politica economica europea nel periodo post-pandemia: il controllo dell’inflazione, l’enfasi sugli aspetti qualitativi del debito pubblico e le riforme strutturali.

In his recent Rimini speech, former Ecb president Mario Draghi makes several interesting policy remarks, from which we can draw suggestions on how post-Covid European economic policy ought to be. In particular, the article underlines that Draghi seems to advocate a discretionary policy approach from which three basic principles for post-pandemic European policy follow: the control of inflation, the emphasis on the quality of debt and structural reforms.
FISCO E TRIBUTI - Pir alternativi e nuove norme sugli Eltif per far affluire più capitali privati alle Pmi / Alternative Savings plans and new rules on Eltifs to bring more private capital to Smes
Con il d.l. n. 34/2020 la disciplina dei Pir ha subito rilevanti cambiamenti per veicolare il risparmio verso l’economia reale e incentivare gli investimenti in società non quotate e nelle imprese di minori dimensioni, favorendo la diversificazione del portafoglio finanziario degli investitori. A tal fine sono state introdotte norme volte a convogliare gli investimenti verso le Pmi, concedendo a ciascun contribuente la possibilità di costituire, oltre a un Pir ordinario, anche un Pir alternativo, con vincoli di investimento specifici e una funzione complementare rispetto a quello ordinario.

The Italian regulation of Individual saving plans (Pir) has significantly changed in 2020, in order to convey savings towards the real economy and stimulate investments in unlisted companies and Smes, encouraging further diversification of investors’ financial portfolios. New rules have been introduced to channel investments towards Smes, allowing each taxpayer to add to an ordinary Pir also an alternative Pir, with specific investment constraints.
SISTEMI GESTIONALI E RISCHI - Asset Encumbrance e rischio sistemico: il ruolo delle attività vincolate nei bilanci delle banche / The impact of Asset Encumbrance on banks' Systemic risk: an empirical analysis
Il paper esamina gli effetti prodotti da un elevato livello di asset encumbrance (Ae) sul contributo delle banche al rischio sistemico, misurato dall’indice Srisk. Si considera un panel di 45 banche europee quotate, osservate nel periodo 2014-2017. I risultati empirici dell’analisi mostrano l’esistenza di una relazione inversa tra Ae e Srisk. Prevalgono quindi, in linea generale, gli effetti benefici di un’alta quota di asset vincolati. Tuttavia, se un elevato livello di Ae si accompagna a un alto grado di indebitamento o a un elevato Roe della banca, l’impatto sul rischio sistemico risulta negativo. Una particolare attenzione da parte delle Autorità di vigilanza dovrebbe essere quindi rivolta alle situazioni di crescente encumbrance nelle banche a bassa capitalizzazione, condizione in grado di impattare sia sul leverage che sul Roe, con conseguente forte effetto di moderazione nella relazione tra Ae e Srisk.

The paper investigates the risks on financial stability connected to the level of banks’ asset encumbrance (Ae). To conduct this study, a panel regression analysis for 45 European listed banks is performed for the years from 2014 to 2017. A novel dataset is built hand-collecting data on Ae provided in banks’ Pillar III reports. Our empirical results point to the existence of a negative relationship between Ae and banks’ systemic risk, proxied by the Srisk index. Nevertheless, leverage and Roe play a strong moderating role in the link between Ae and Srisk, turning the sign of the relationship upside down. An increase in bank leverage or Roe, combined with an increase in Ae, may produce a growth in Srisk, showing a negative impact of encumbrance on bank systemic risk under certain conditions. According to our results, supervisory authorities should pay attention to the combined phenomena of high encumbrance and low level of bank capitalization, able to affect both leverage and Roe.
BANCHE, STORIA E CULTURA - Banditori antichi e moderni: una breve rassegna della teoria delle aste e delle sue principali applicazioni / Old and Modern Auctioneers: A concise survey of auction theory and its most relevant applications
Il premio Nobel per l’Economia 2020 è stato assegnato a Paul Milgrom e Robert Wilson per i loro fondamentali contributi nella teoria delle aste e per le loro applicazioni in diversi mercati. Dal 1996 sono 4 i premi Nobel assegnati a studiosi di una branca dell’economia che è spesso indicata come «ingegneria sociale». Questo articolo presenta in maniera non formalizzata i principali meccanismi d’asta e alcune applicazioni nel caso di vendita di un oggetto e di oggetti multipli. Vengono illustrati risultati fondamentali come la «maledizione del vincitore» e il «teorema di equivalenza del ricavo atteso del venditore».

The 2020 Nobel Prize for Economic Sciences has been jointly awarded to Prof. Paul Milgrom and Prof. Robert Wilson «for improvements to auction theory and inventions of new auction formats». Since 1996, four Nobel prizes in Economic Sciences have been awarded to leading theorists in one blossoming branch of modern microeconomics, which is sometimes referred to as «social engineering». By using a purely intuitive and non-technical approach, this paper reviews some of the most relevant theoretical achievements of «auction theory» as well as some real-world applications.
LIBRI - L’associazionismo economico nel pensiero di Einaudi