Manuale Antiriciclaggio


Adeguata verifica della clientela, Segnalazione di operazioni sospette, Archivio unico informatico

 

Curatori: Giovanni Castaldi, Giampaolo Conforti

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2013
Pagine
360
ISBN
978-88-449-0956-7
Disponibilità
Esaurito
Prezzo di copertina€ 35,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 33,25
IVA assolta dall'editore

Presentazione

La normativa sull’antiriciclaggio, in continua evoluzione, articolata in fonti primarie e secondarie, soggetta ad armonizzazioni a livello internazionale e oggetto di continui chiarimenti da parte delle Autorità di settore, richiede agli operatori bancari e finanziari competenza e attenzione per avere un quadro completo ed esaustivo degli obblighi di collaborazione che ricadono su essi.
Il Manuale Antiriciclaggio risponde a tali esigenze conoscitive e operative trattando, sempre con stile agile e comprensibile, tutti gli aspetti salienti della materia, per mettere gli operatori in grado di individuare con sicurezza le eventuali operazioni anomale poste in essere dai clienti.
Nel volume, in particolare, sono esaminati:
• i rischi di infiltrazione della criminalità nel nuovo contesto economico globalizzato, i profili giuridici del reato di riciclaggio e le sue connessioni con i reati associativi e l’usura, le discipline amministrative italiane ed europee, il “segreto bancario” e il dibattito sulla rilevanza penale dell’autoriciclaggio;
• la disciplina contenuta nel d.lgs. n. 231/2007, in particolare alla luce delle nuove Raccomandazioni del GAFI, e la definizione dei ruoli e dei rapporti di collaborazione, a livello nazionale e internazionale, tra MEF, Comitato di Sicurezza Finanziaria, Autorità di Vigilanza di settore, UIF, ordini professionali e forze di polizia;
• i particolari obblighi previsti dal d.lgs. n. 231/2007 in materia di adeguata verifica della clientela e di registrazione dei dati nell’Archivio Unico Informatico – di particolare attualità dopo la recente emanazione da parte della Banca d’Italia dei relativi provvedimenti in materia –, gli assetti organizzativi antiriciclaggio e le limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore;
• la collaborazione attiva e le segnalazioni di operazioni sospette; gli indicatori e gli schemi di anomalia, il nuovo sistema di raccolta, trattamento e analisi dei dati antiriciclaggio (RADAR), l’analisi e l’approfondimento investigativo delle segnalazioni, il regime di riservatezza per i segnalanti, l’apparato sanzionatorio e le questioni applicative.
Il Manuale Antiriciclaggio, curato e firmato da autorevoli esperti italiani della materia, provenienti in larga parte dalla Banca d’Italia, e arricchito da focus specifici su casi concreti e orientamenti giurisprudenziali, si pone come uno strumento importante per accrescere la sensibilità di chi, nell’adempimento dei propri doveri di collaborazione attiva, deve confrontarsi quotidianamente con una materia tanto complessa.

Introduzione
 
1. Sviluppo economico e contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo

1.1 Premessa
 
1.2 Lo sviluppo economico nel contesto della globalizzazione
1.2.1 L’autoriciclaggio 
1.2.2 L’inserimento, nel d.lgs. n. 231/2001 sulla responsabilità degli enti, dei reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e l’aggiornamento dei modelli organizzativi delle banche
1.3 I movimenti di contante intra ed extra Ue
 
1.4 I reati associativi, la criminalità organizzata e i reati transnazionali
 
1.5 La direttiva europea 60/2005/Ce e il d.lgs. di attuazione n. 231/2007
 
1.6 La nuova figura del titolare effettivo
 
1.7 La schermatura del denaro sporco e il reato di riciclaggio
1.7.1 La vulnerabilità del criminale nel circuito esterno di ripulitura
1.8 La Convenzione di Strasburgo
 
1.9 Il reato di ricettazione, anticamera del riciclaggio
 
1.10 Il reato di riciclaggio in Italia e in Europa
1.10.1 Il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
1.10.2 La segnalazione delle operazioni sospette di riciclaggio 
1.10.3 Il riciclaggio nella terza direttiva europea
1.10.4 L’Europa unita
1.10.5 La lotta al riciclaggio
1.10.6 Il segreto bancario e l’antiriciclaggio
1.11 Il contrasto al riciclaggio
1.11.1 La dimensione sovranazionale del riciclaggio 
1.11.2 La interrelazione riciclaggio e usura
1.12 Le rielaborazioni del Decalogo della Banca d’Italia
1.12.1 Il nuovo Decalogo della Banca d’Italia n. 616 del 24 agosto 2010
1.13 Le norme di vigilanza
 
1.14 Il Comitato antiriciclaggio
 
1.15 Il Comitato di sicurezza finanziaria
 
2. La definizione di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo: le Raccomandazioni GAFI
 
2.1 I principi generali del decreto e le differenze rispetto alla precedente normativa antiriciclaggio
2.1.1 Il riciclaggio come fenomeno economico/finanziario
2.1.2 La prevenzione e il contrasto del terrorismo sul piano finanziario
2.1.3 I principi internazionali
2.1.4 Le regole comunitarie
2.1.5 La regolamentazione italiana
2.1.5.1 Principi antiriciclaggio e vigilanza prudenziale
2.1.5.2 Il sistema delle fonti
2.1.5.3 I soggetti
2.1.5.4 La nozione amministrativa di riciclaggio
2.1.5.5 Gli obblighi di collaborazione passiva e attiva
2.1.5.6 Il sistema sanzionatorio 
2.2 Le Autorità e la collaborazione tra Autorità
2.2.1 L’apparato pubblico antiriciclaggio, tra indirizzo politico ed expertise indipendente 
2.2.2 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Comitato di Sicurezza Finanziaria 
2.2.3 Le Autorità di vigilanza di settore 
2.2.4 L’Unità di Informazione Finanziaria: posizione istituzionale e funzioni 
2.2.5 Gli ordini professionali e le forze di polizia 
2.2.6 La collaborazione a livello nazionale e internazionale
2.3 Le nuove Raccomandazioni del GAFI e le prospettive di sviluppo della disciplina internazionale
2.3.1 Ragioni e linee generali della revisione delle Quaranta Raccomandazioni
2.3.2 L’integrazione degli standard antiriciclaggio e per il contrasto del finanziamento del terrorismo nello stesso corpo di regole 
2.3.3 Il reato di riciclaggio 
2.3.4 Il contrasto al finanziamento della proliferazione di armi di distruzione di massa 
2.3.5 L’approccio basato sul rischio 
2.3.6 La verifica adeguata della clientela. Misure basate sul rischio 
2.3.7 Le misure per la trasparenza di società e persone giuridiche 
2.3.8 Le Financial Intelligence Units. Caratteristiche, attività, collaborazione internazionale 
3. La regolamentazione della Banca d’Italia in materia di adeguata verifica, registrazione e organizzazione
 
3.1 L’adeguata verifica della clientela nel settore bancario e finanziario
3.1.1 L’adeguata verifica: l’approccio funzionale, la discrezionalità decentrata, la qualità del processo, la “verifica adeguata” 
3.1.2 L’assetto normativo 
3.1.3 I soggetti (cliente, esecutore, titolare effettivo) 
3.1.4 La profilatura della clientela 
3.1.5 L’adeguata verifica ordinaria 
3.1.6 L’adeguata verifica semplificata 
3.1.7 L’adeguata verifica rafforzata 
3.1.8 L’adeguata verifica per il tramite dei terzi 
3.1.9 Rapporti tra intermediari. La doppia intermediazione 
3.1.10 L’impossibilità dell’adeguata verifica e l’obbligo di astensione 
3.2 La registrazione dei dati nell’Archivio Unico Informatico
3.2.1 Introduzione 
3.2.2 I criteri di registrazione
3.2.3 La registrazione del titolare effettivo
3.2.4 Il Provvedimento del 2013 
3.2.5 Gli allegati tecnici 
3.3 Gli assetti organizzativi antiriciclaggio
3.3.1 Il Provvedimento della Banca d’Italia 10 marzo 2011. I destinatari
3.3.2 Ruolo degli organi di vertice 
3.3.3 La funzione antiriciclaggio 
3.3.4 Il responsabile delle segnalazioni di operazioni sospette 
3.3.5 La funzione di revisione interna 
3.3.6 Gli assetti organizzativi antiriciclaggio nei gruppi bancari e finanziari
3.3.7 Presidi in materia di rete distributiva e mediatori 
3.3.8 Presidi specifici per l’attività di money transfer 
3.3.9 Società fiduciarie 
3.4 Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore
 
4. La collaborazione attiva e la segnalazione di operazioni sospette
 
4.1 La collaborazione attiva, la prevenzione, la segnalazione alla UIF
 
4.2 La nuova nozione di operazione sospetta
 
4.3 Indicatori di anomalia, schemi e modelli di anomalia, comunicazioni della UIF
4.3.1 Gli indicatori di anomalia: il Provvedimento della Banca d’Italia 
4.3.1.1 La procedura di emanazione del Provvedimento 
4.3.1.2 La struttura del Provvedimento e i principi generali 
4.3.1.3 Gli indicatori di anomalia 
4.3.2 Gli indicatori di anomalia per i professionisti, gli operatori non finanziari e le società di revisione
4.3.3 Gli schemi e i modelli di anomalia e le comunicazioni emanati dalla UIF 
4.3.3.1 Gli schemi e i modelli di anomalia 
4.3.3.2 Comunicazioni della UIF
4.4 Il nuovo sistema di raccolta e gestione delle segnalazioni
 
4.5 L’analisi e la disseminazione delle segnalazioni
 
4.6 La sospensione delle operazioni
 
4.7 Tutela della riservatezza, divieto di comunicazione e flusso di ritorno
 
4.8 L’approfondimento investigativo delle segnalazioni 289
 
4.9 I controlli sul rispetto degli obblighi di segnalazione
 
4.10 L’apparato sanzionatorio: disciplina e problematiche applicative
 
4.11 L’estensione degli obblighi antiriciclaggio a nuovi segnalanti
4.11.1 I principi internazionali
4.11.2 L’evoluzione delle tecniche di riciclaggio e il ruolo dei nuovi segnalanti nel quadro normativo italiano
4.11.3 Il level playing field: adeguata verifica e approccio basato sul rischio
4.11.4 Luci e ombre dell’applicazione della normativa antiriciclaggio al settore non bancario: i fattori disincentivanti degli obblighi segnaletici
4.11.5 Ruolo e funzione degli ordini professionali in tema di antiriciclaggio
5. Il riciclaggio nella cronaca quotidiana
 
6. Il riciclaggio nella giurisprudenza
6.1 Premessa
6.2 Sentenze
Biografie degli autori