Bancaria n. 1/2005


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2005
Pagine
88
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

La diffusione della cultura della responsabilità sociale di impresa in Italia
La responsabilità sociale d'impresa è già da qualche anno tra le priorità del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che, nell'ambito del Progetto Csr-Sc, ha intrapreso diverse iniziative per diffondere la cultura della Csr e lo scambio di best practice tra le imprese. Il Progetto prevede la definizione di un set di indicatori e di linee guida che potranno essere utilizzate volontariamente dalle imprese per auto-valutare la propria performance in ambito Csr. Inoltre, per le aziende che intendono intervenire nel sociale lo stesso set di indicatori potrà essere utilizzato per presentare il Social statement a un organismo preposto.
Alle origini della banca. Il sentiero del credito in Italia tra il XVIII e il XX secolo
La nascita dell'industria moderna e il propagarsi delle attività imprenditoriali, tra la fine dei '700 e l'inizio dell'800, riportano in primo piano la necessità dei loro finanziamento e, quindi, del credito e dell'attività bancaria. t in questo quadro che nascono, in Italia, le Casse di risparmio e le Banche popolari, per fronteggiare le esigenze di crescita e sviluppo economico e sociale della comunità, e le Banche ordinarie. Si delinea così, in questo periodo, la struttura di un sistema bancario simile a quello attuale, sia per i valori di fondo della solidarietà, mutualità, impegno per il territorio, educazione finanziaria dei cittadini, sia per il ruolo decisivo che esso ha avuto e ha nello sviluppo economico dei Paese.
La direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio: recenti sviluppi e adempimenti urgenti in vista dell'attuazione
La direttiva 2003148/Ce in materia di tassazione dei redditi da risparmio sotto forma di pagamento di interessi - di grande interesse per gli investitori non residenti e gli intermediari che svolgeranno il ruolo di paying agents - entrerà in vigore il I° luglio 2005. E' quindi necessaria la tempestiva emanazione da parte del ministero dell'Economia della normativa di recepimento e la pubblicazione dei provvedimenti e delle relative istruzioni applicative, in modo da evitare possibili disagi dovuti alla ristrettezza dei tempi.
La banca efficiente: analisi e ottimizzazioni di costi e investimenti
In un contesto in cui sono diminuiti i margini di intermediazione per la maggiore concorrenza tra gli intermediari, l'instabilità dei mercati e la presa di coscienza dei costi da parte della clientela è di basilare importanza per ciascuna azienda, che voglia essere competitiva, conoscere e dominare la struttura dei costi e monitorare il ritorno degli investimenti, sia sul cliente, sia sui canali di relazione con il mercato. La terza edizione del Convegno «Costi e Business» ha cercato di confrontare le strategie e le esperienze adottate dalle banche italiane, anche sulla base di ciò che è stato realizzato nel settore industriale.
Position paper Abi sulle proposte del Cesr in tema di regolamentazione delle Agenzie di rating
L'ABI, al fine di elaborare la posizione del sistema bancario italiano sulle diverse proposte del documento di consultazione predisposto dal Cesr (Committee of european securities regulators) in tema di Agenzie di rating, ha raccolto le posizioni degli Associati e ha predisposto un documento che è stato trasmesso alle Autorità di vigilanza. In tale documento le banche italiane concordano con l'iniziativa dei Cesr di introdurre una specifica regolamentazione sul tema e, in particolare, con la proposta di definire uno schema europeo di registrazione delle Agenzie di rating che dovrebbe contenere sia i requisiti del Codice di condotta dello losco, sia i requisiti presenti nel nuovo Accordo di Basilea (non ancora recepiti dalla relativa direttiva europea Crd).
Il destino delle imprese dopo Basilea 2: la sfida del riposizionamento della funzione finanziaria
Il nuovo Accordo di Basilea rappresenta un robusto pretesto e una grande opportunità per giocare una partita ben più ampia e di importanza strutturale per il nostro Paese. Tale partita è fondata sul rilancio delle relazioni tra banca e impresa e sulla crescita dei sistema industriale, per affrontare in maniera più decisa la competizione internazionale. In particolare le imprese dovranno fornire risposte in termini di governo delle strategie e delle scelte operative, individuando le aree nevralgiche su cui concentrare l'attenzione: la strategia aziendale, l'equilibrio economico e finanziario, la gestione andamentale.
Ridisegnare i processi di gestione del risparmio: opportunità e criticità dell'open architecture
L'adozione di sistemi di architettura aperta da parte degli operatori nel settore dei private banking facilita l'accesso a una pluralità di soluzioni, mettendo a disposizione della clientela una gamma di offerta diversificata e competenze specifiche nella ricerca e nel monitoraggio di servizi best in class. Nella fase dell'assemblaggio si esalta l'attività di private banking come attività di design, dove il valore aggiunto principale è contenuto nell'architettura del servizio, piuttosto che nella sua produzione, coerentemente con la promessa di centralità dei bisogni dei cliente intrinseca a quest'area di business.
I continui processi di ristrutturazione delle banche europee: aspetti occupazionali ed effetti sul costo del lavoro
Il Rapporto ABI 2004 sul mercato del lavoro nell'industria finanziaria evidenzia come i processi di ristrutturazione organizzativa in atto nelle banche europee si presentano come un cantiere aperto, nel quale le banche adattano i propri processi e le strutture dei propri costi ricercando migliori posizioni competitive in un contesto caratterizzato dalla progressiva integrazione dei mercati, dal crescente ruolo della tecnologia e dall'aumento della concorrenza. Con riguardo ai profili occupazionali, per le banche non italiane - che già presentavano un cost-income ratio del 53% -si prevede un'ulteriore riduzione di circa 8 punti percentuali entro il 2006. Le banche italiane, che sono di certo parte del cantiere aperto, nonostante i rilevanti progressi realizzati si attestano invece su un valore medio del 60% e devono quindi intervenire per ridurre le due tipologie di costo.
I rischi e gli obiettivi della vigilanza finanziaria. Il caso Financial services authority britannica
La recente esperienza del Regno Unito del regolatore unico per tutto il settore finanziario merita una particolare attenzione per quello che concerne la struttura degli obiettivi della vigilanza e la scelta degli strumenti ottimali per il loro raggiungimento. La pratica della Fsa sembra portare importanti argomenti a favore dell'interazione tra obiettivi macroprudenziali e di tutela del consumatore, anche se è troppo presto per trarre conclusioni circa il successo di questo organismo per i pochi anni della sua effettiva operatività.
In Allegato
  • Rapporto ABI sui mercati finanziari e creditizi (Dicembre 2004)
  • Indice 2004.